E' illegittimo depositare mobili sul pianerottolo comune
Lasciare mobili o oggetti personali sul pianerottolo condominiale è una pratica vietata. Lo ha ribadito la Corte di Cassazione con l’ordinanza 30468/2024, depositata il 26.11.2024, chiarendo che gli spazi comuni devono rimanere liberi e accessibili a tutti i condomini. Questa pronuncia prende le mosse da un caso specifico in cui un condomino aveva occupato il pianerottolo con mobili, impedendo il regolare utilizzo dell’area da parte degli altri comproprietari.
Un problema frequente nei condominii
Il caso oggetto della ordinanza riflette una situazione comune nei condomini italiani: mobili o arredi depositati temporaneamente in spazi comuni e poi mai rimossi. In questa circostanza, un altro condomino ha richiesto una Consulenza Tecnica d’Ufficio per evidenziare non solo l’impossibilità di utilizzare il pianerottolo, ma anche ulteriori problematiche legate alla proprietà dello stesso condomino, come una canna fumaria installata a una distanza inferiore al minimo legale dal tetto. Tale condotto, oltre a violare le normative, causava la fuoriuscita di fumi e odori molesti a causa di alcune lesioni.
COLONNINE ELETTRICHE IN CONDOMINIO
Il pianerottolo è un bene comune
Secondo l’articolo 1117 del Codice Civile, gli spazi condominiali, inclusi i pilastri, le travi ed i sottotetti ed aree parcheggio, devono essere accessibili a tutti. Sebbene il pianerottolo non sia menzionato esplicitamente, la sua destinazione d’uso al transito e all’accesso delle abitazioni lo qualifica come bene comune, salvo diversa indicazione nei regolamenti condominiali.
Obbligo di libera accessibilità
La Suprema Corte ha sottolineato che il pianerottolo deve essere libero per garantire il passaggio sicuro e agevole a tutti i condòmini. La presenza di mobili o altri ostacoli non autorizzati viola questo principio, rendendo necessaria la loro rimozione.
Conclusione
Questa ordinanza rappresenta un monito per tutti i condòmini: rispettare gli spazi comuni è fondamentale per una convivenza serena e per evitare controversie legali.
Avv. Luca Palmerini